NOTIZIARIO

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martedì 30 maggio 2017

ALVIGNANO/PIEDIMONTE MATESE/DRAGONI-ELEZIONI. GIRO DI VITE SUI FALSI PROFILI FACEBOOK.

In concomitanza con le elezioni si sono moltiplicati i profili falsi sul social network Facebook per sferrare attacchi, denigrare e diffamare i candidati alle prossime elezioni amministrative.... 


Parte da Piedimonte Matese, passando per Alvignano e Dragoni, un'esposto indirizzato alla Polizia Postale di Caserta da parte di supporter e rappresentanti delle liste politiche che hanno subito attacchi e diffamazioni di vario genere su facebook.

Non è un dato di poco conto: in costante aumento sono i reati che hanno ad oggetto proprio i c.d. falsi profili (nel gergo degli internauti, si parla di fakes).Vediamo di capire meglio quali sono le conseguenze in cui si può incorrere usando il profilo facebook in modo inadeguato. Conseguenze anche pesanti. Infatti, è reato il comportamento di chi crea falsi profili su Facebook, e in generale sui social network, occultando la propria identità e utilizzando nickname e foto false, con lo scopo di portare vantaggio a se stessi o a terzi o danneggiare altri, anche attraverso comportamenti molesti. 

Proprio in tale ultima ipotesi, se le frasi dette in chat o pubblicate ledono la reputazione della persona di cui si è creato il falso profilo, si commetterà il reato di diffamazione aggravata. Pensiamo, ad esempio, ad un soggetto che danneggia l’immagine d’un personaggio pubblico, pubblicando frasi offensive che possono ledere l’immagine della persona.

Molti pensano che la rete sia terra di nessuno e per questo permetta di fare quel che si vuole senza essere soggetti a controlli e punizioni. Non è proprio così e a stabilirlo è una sentenza della Corte di Cassazione del 2014: creando falsi profili Facebook che utilizzano nickname inesistenti per nascondere la propria identità e al tempo stesso molestare altre persone costituisce un grave reato, quello di sostituzione di persona. Aprire su Facebook un falso profilo con nome di fantasia al fine di molestare altre persone, di carpire informazioni da altre persone o denigrarle configura il reato di sostituzione di persona con il rischio di subire un processo penale. Il reato si presenta nel momento che il falso profilo è creato per procurare vantaggi a se stessi o un danneggiamento agli altri: basta una semplice chat con un profilo falso, quindi, a comportare il rischio di un processo penale.

I furbetti della rete hanno quindi le ore contate.......

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